Cari incaricati,
lo scorso 19 giugno il Servizio Promozione della C.E.I. ha incontrato per la prima volta l’Arcivescovo di Otranto Mons. Donato Negro, nuovo Presidente del Comitato per la promozione del sostegno economico alla Chiesa. Offro con piacere a Mons. Negro questo spazio rinnovandogli le congratulazioni per l’incarico e, da parte di tutti, augurandogli buon lavoro, in una fase della storia che può generare tanti timori, ma che impegno e fiducia sapranno trasformare in entusiasmo e soddisfazioni. Matteo.
Ho accolto con gioia l’invito a scrivere un breve saluto a tutti gli incaricati diocesani del "sovvenire" e ai lettori di In Cerchio. Un’occasione propizia per aprire un dialogo con coloro i quali condividerò un tratto di cammino. Sarà impegnativo ma, ne sono certo, edificante. Cercheremo di percorrerlo insieme, con determinazione, nonostante le immancabili difficoltà, individuando modi e ragioni nuove per rilanciare l'opera di educazione e sensibilizzazione al “sovvenire”.
Già prima di me è stato ben sottolineato che il nostro servizio alla Chiesa non ha il solo obiettivo di raccogliere firme o fondi, ma è un ministero pastorale. Dio è al centro. La nostra fede in Cristo ci darà la forza di lavorare per Lui. Spiegare, motivare con mitezza, ma con argomentazioni valide, può essere un modo di abbattere molti muri. Non dovremo mai stancarci di educare ad un sostegno economico che superi i confini della propria comunità, sviluppando concretamente i valori che ne sono alla base e che tutti conosciamo bene.
A livello personale percepisco di entrare più direttamente e più ampiamente in un settore della cui importanza pastorale ed ecclesiale sono per altro convintissimo. Esiste un’urgenza educativa in molti ambiti, quello del sostegno economico alla Chiesa incluso. Ed è sotto gli occhi di tutti l'urgenza di una comunicazione chiara ed efficace che sappia coniugare verità e trasparenza, per raggiungere, motivandoli consapevolmente, il maggior numero di destinatari possibile. Destinatari che, oltre tutto, non appartengono solo al mondo ecclesiale.
Non possiamo prescindere né dal soffio dello Spirito Santo, perché la pastorale si fa con lo Spirito Santo, e neanche dalla fede perché senza la piena fiducia in Dio qualunque azione pastorale ci scoraggia. Ma lavoreremo insieme, chiedendo allo Spirito Santo che ci aiuti a far qualcosa di buono e valido per la Chiesa e per il Paese.
Desidero esprimere, infine, un sentito ringraziamento a tutti voi per quello che avete fatto, che fate e che farete. Ciò che semineremo e raccoglieremo nella vigna del Signore sarà il frutto dell’impegno dei singoli e della comunione ecclesiale, che ci deve stare a cuore come un bene prezioso da sostenere e da difendere. Buon lavoro a noi tutti.
S. Ecc. Mons. Donato Negro
Arcivescovo di Otranto