Da oltre dieci anni si tiene a Venezia una Giornata di spiritualità e convivenza che vede riuniti i referenti parrocchiali e vicariali che operano per il “sovvenire”, oltre ai loro familiari e ai collaboratori. La Giornata unisce momenti di preghiera a una riflessione sui principi che sono alla base del sostegno economico alla Chiesa. E’ previsto anche uno spazio per l’aggiornamento organizzativo e tecnico che, anche quest’anno, è stato condotto dal dott. Stefano Gasseri del Servizio C.E.I. del “sovvenire”.
La Giornata, tenutasi il primo marzo, ha avuto anche un momento festoso e di grande amicizia quando il dott. Gasseri ha ringraziato a nome del Servizio C.E.I. il diac. Gianni Ferraresi, che ha passato il testimone a Diego Righetti, dopo vent’anni di ininterrotta attività. Ferraresi ha svolto un’assidua opera ed è stato volano di numerose iniziative prese a modello anche da altre diocesi. Ha promosso e organizzato la rete parrocchiale e vicariale dei referenti del Servizio diocesano, oltre ad una segreteria permanente che coadiuva il responsabile diocesano, con sede presso la Curia. Gianni offrirà ancora la sua esperienza al “sovvenire” poiché resterà nel gruppo di lavoro diocesano.
Le riflessioni sul tema “sovvenire: responsabilità e condivisione” sono state condotte da mons. Marino Gallina, presidente dell’Istituto diocesano sostentamento clero, che ha messo in rilievo, tra l’altro, come sia fondamentale l'importanza della corresponsabilità. “La parrocchia deve essere sentita come propria dalla comunità: gli Atti degli Apostoli ci richiamano la comunione dei beni così che nelle prime comunità nessuno era povero. Il prologo del Vangelo di Giovanni, forse la pagina più sublime della sacra scrittura, è stato la base su cui si è fondata la meditazione. Si narra il grande evento dell'incarnazione - ha sottolineato mons. Marino - che ci fa evitare la spaccatura tra i gesti della fede e la vita reale e concreta. Dio si è fatto uomo perché la mia vita concreta sia vissuta in funzione di Dio. Si deve sempre tenere presente l'incarnazione”.
Mons. Gallina ha continuato affermando che due sono le gravi tentazioni del cristianesimo: il materialismo e lo spiritualismo. L'amministrare i soldi comporta delle difficoltà specie quando i soldi sono tanti o addirittura troppi. E’ presente il rischio dell'avarizia cioè dell'affanno di rimanere senza; ma i beni sono essenziali.
“Il nostro servizio è una risposta di fede al Signore- ha evidenziato -. Tutto va fatto con Lui e per Lui; siamo servi inutili. I beni della Chiesa vanno amministrati molto oculatamente perché spesso provengono dalle offerte dei poveri. La prima forma di annuncio evangelico è la corretta amministrazione dei soldi. I santi (Don Orione, S. Giovanni Bosco...) a questo riguardo ci hanno insegnato molto”.
Il dott. Gasseri ha poi analizzato l’andamento dell’attività nell’anno trascorso, sia sul fronte 8xmille che Offerte.