Archivio Newsletter » Anno 2015 » Home Newsletter Marzo 2015 » Territorio » Roma: anticipata la Giornata Nazionale 8xmille…e durerà fino a settembre
Con la giornata diocesana celebrata domenica 15 marzo, l’impegno per le firme che durerà fino alla fine di settembre. Così sul periodico online Romasette.it, dalla firma di Bruno Mastroianni.
Cosa faresti se ti proponessero un metodo a costo zero per aiutare gli anziani, i giovani in cerca di lavoro, i deboli? Probabilmente risponderesti: «Ci metterei la firma». Con l’8xmille alla Chiesa cattolica si può fare tutto questo, ed è sufficiente una firma. Attualmente attraverso i fondi dell’8xmille le parrocchie, i centri di ascolto, le iniziative sociali, le attività di formazione e assistenza legate alla Chiesa, riescono a dare riposte concrete a tante necessità spirituali e materiali della popolazione. A fronte di 1 miliardo e 100 milioni la Chiesa restituisce 11 miliardi di euro in termini di servizi sociali, dieci volte tanto rispetto a ciò che riceve, come ha calcolato qualche anno fa il libro L’impegno (Rubettino) a cura di Giuseppe Rusconi.
Non tutti sanno che, con una semplice firma sulla loro dichiarazione, possono fare qualcosa per gli anziani soli dell’isola di Pantelleria, per le famiglie bisognose che riceveranno il prestito della speranza, per i centri che integrano gli immigrati strappandoli alle derive dell’illegalità, per i sacerdoti che ogni giorno nelle nostre città vengono incontro alle necessità spirituali e umane di ciascuno. Chi si occuperebbe di tutto questo se non la Chiesa? A partire da questa domanda con la giornata di sensibilizzazione celerata ieri, 15 marzo, in molte parrocchie della diocesi di Roma si è dato nuovo impulso alla raccolta di firme relativa all’Otto per mille. Non solo una questione di firme, ma una vera e propria mobilitazione in prima persona per riscoprirsi parte della Chiesa in missione. Un periodo di sensibilizzazione che durerà fino al 30 settembre, data di scadenza ultima per presentare la scheda firmata, da parte di chi fa il Modello Unico telematico o ha solo il Cu (l’ex CUD).
Molti lavoratori e pensionati avranno la possibilità di esprimersi firmando un semplice foglio che possono trovare nelle parrocchie che aderiscono al Sovvenire diocesano. «Come in una famiglia, ciascuno può fare la sua parte per il bene comune», dice Pierluigi Proietti, responsabile diocesano per il sostegno economico alla Chiesa Cattolica. «Stiamo mettendo insieme – aggiunge – il contributo delle parrocchie, dei fedeli, dei movimenti ecclesiali, consapevoli che questo nostro impegno si tradurrà in un servizio concreto agli ultimi sia dal punto di vista materiale che spirituale». Oltre alle parrocchie sono stati coinvolti anche diversi commercialisti e CAF – i Centri di assistenza fiscale – sensibili al ruolo sociale della Chiesa. «L’idea è quella di offrire un servizio ai cittadini affinché possano trovare nella parrocchia un punto di riferimento», racconta Proietti, che fa sapere che, ad esempio, i CAF della Cisl offrono un servizio gratuito che svolgeranno presso diverse parrocchie per la stampa dei Cu e il supporto nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi. (Bruno Mastroianni)
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