E’ questo il nome dato al progetto sperimentale di collaborazione tra AGESCI Lombardia ed il Servizio Promozione della C.E.I. che ha avuto come obiettivi l’utilizzo di fondi 8xmille per scopi caritativi e la diffusione della cultura del sostegno economico alla Chiesa tra i ragazzi e le famiglie dell’associazione scout.
In termini concreti, il Servizio C.E.I. ha messo a disposizione, per ogni gruppo scout della Lombardia, 200 euro da utilizzare per l’inserimento di ragazzi nel mondo scout appartenenti a famiglie bisognose. Il bonus serviva per l’acquisto dell’attrezzatura base utile allo svolgimento delle attività scout. Il Servizio nazionale, ha quindi inviato ad ogni gruppo del materiale illustrativo su 8xmille e Offerte per il sostentamento dei sacerdoti. In quest’ultimo caso ha anche fornito un bollettino di conto corrente postale pre-marcato con codice di riferimento all’iniziativa. Inoltre nelle quattro rivendite scout di Milano, Brescia, Mantova e Varese, sono stati posizionati i “famosi” bussolotti per la raccolta delle Offerte per i nostri sacerdoti. Il progetto terminerà il 31 luglio con la chiusura dell’anno scout ed è quindi ora tempo di bilanci. Subito alcuni numeri.
I gruppi che hanno usufruito dei bonus sono stati 17 che sono serviti per sostenere ben 42 famiglie bisognose. In particolare 25 famiglie della zona di Milano, 6 di Cremona e Lodi, 5 di Mantova, 4 della zona Sebino, ed 1 delle zone di Varese e di Como-Lecco-Sondrio. Tutti i gruppi, comunque, hanno distribuito il materiale illustrativo inviato da Roma.
Come esempio concreto segnaliamo l’esperienza del gruppo Gonzaga 1 della zona di Mantova che ha utilizzato il bonus per sostenere tre ragazzi, due di una famiglia albanese, da anni residente in Italia, e una ragazza di una famiglia ganese. Con il bonus, sono stati acquistati due zaini e un sacco a pelo. Inoltre il gruppo ha promosso il progetto ed i valori del “sovvenire” durante gli incontri con i genitori di tutti i ragazzi consegnando anche il materiale inviato da Roma. Con questo progetto, forse per la prima volta, il “sovvenire” è entrato nella famiglie di una associazione giovanile. “Non è stato facile far capire a tutti i capi scout”, afferma Massimo Bacchella che ha promosso l’iniziativa, “che la finalità del progetto non era di natura commerciale, a fronte di un corrispettivo mi dai in cambio qualcosa, ma era indirizzato a costruire i valori del sovvenire e l’appartenenza alla Chiesa italiana. Certamente l’accordo Se un penny tu mi dai… è migliorabile, soprattutto in tema di procedure e di effettiva partecipazione, ma non è da abbandonare. Infatti”, conclude Bacchella, “quando si parla di formazione, per creare una cultura, solo il tempo può rendere ragione dei frutti che si sono semianti”.