Sono 30 le diocesi italiane che ad oggi hanno richiesto i "bussolotti" per la raccolta delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti. Il totale di quelli distribuiti in Italia è di 822, e vi sono diocesi che ne hanno richiesti quasi uno per ogni parrocchia, come Genova o Padova solo per citarne alcune.
Al momento i versamenti monetari del contenuto dei "bussolotti" sono effettuati dai parroci o da persone a loro vicine o dagli incaricati diocesani, attraverso un bollettino di conto corrente postale intestato all’Istituto Centrale Sostentamento Clero, o un versamento in contanti presso l’Istituto Diocesano Sostentamento Clero della propria diocesi.
Il raccolto che deriva da questo strumento non è stato ancora codificato, quindi non si può dire con certezza quanti soldi produca ogni singolo "bussolotto", ma si sta lavorando per migliorare questo aspetto e gli aggiornamenti saranno comunicati nell'ambito del Convego nazionlae ad Abano Terme.
Intanto una raccomandazione da tenere presente. Almeno fino a giugno prossimo, sia che si versi la raccolta tramite bollettini di conto corrente postale oppure attraverso l’Istituto Diocesano Sostentamento Clero, è importante che l'Offerta sia fatta a nome di una persona fisica (parroco, referente parrocchiale, incaricato diocesano, persona di fiducia, ecc.). Quindi nel primo caso, sul bollettino di ccp nel campo "eseguito da" va scritto il nome di una persona fisica; così come anche nel secondo caso, specificare nella quietanza che l’autore del versamento è una persona fisica.
Infatti, se l’Offerta viene fatta a nome della parrocchia o di un ente, poiché in entrambi i casi si tratta di persone giuridiche, purtroppo essa non entrerà nel bilancio delle erogazioni liberali.