Partirà il 14 aprile la campagna di sensibilizzazione per promuovere la firma dell’8xmille alla Chiesa cattolica. La parola di come sono stati utilizzati i fondi viene lasciata ai diretti interessati: un susseguirsi di volti, attività e luoghi che raccontano in modo chiaro e trasparente come la vita di molti è cambiata grazie al sostegno dell’8xmille.
Lasciare a questi protagonisti la parola, e il compito di fare rendiconto, è un chiaro obiettivo di trasparenza che il Servizio Promozione sta perseguendo negli ultimi anni.
Si parte dai tre spot televisivi per arrivare poi ad approfondire le opere attraverso le testimonianze sul sito www.chiediloaloro.it. Il messaggio verrà programmato anche sulla radio, la stampa specializzata e l’affissione.
Particolare attenzione si darà ad internet. Oltre a pianificare sui siti con maggiore affluenza di utenti, si riproporrà sulla pagina facebook “chiediloaloro” il progetto dei fotoreporter. Anche quest’anno verrà chiesto a giovani studenti di fotografia di recarsi negli stessi luoghi della campagna e di raccontare attraverso il loro sguardo le opere.
In breve le opere raccontate nella campagna di comunicazione televisiva:
A Roma la mensa di Colle Oppio distribuisce più di 500 pasti al giorno. Questo centro della Caritas diocesana offre non solo assistenza alle persone in difficoltà, ma porta avanti progetti di promozione umana e civile.
A Torino la Fondazione Operti risponde alla crisi di questi ultimi anni attraverso progetti di microcredito e borse lavoro. Molte persone hanno trovato nuove aspettative e opportunità.
A Milano la Grangia di Monluè, grazie a volontari, operatori, suore e ai fondi 8xmille, accoglie i rifugiati, per lo più africani, che scappano da conflitti, dittature e torture. Essi ricevono, oltre alla formazione e al sostegno per crearsi una nuova vita, il calore di una vera casa.
A Catania, nel quartiere Librino, Giuliana Gianino insieme ai tanti volontari gestisce il Centro Talitakum (foto). Un doposcuola, punto di riferimento per i molti ragazzi che non avrebbero altrimenti un posto dove stare. Talitakum, che rappresenta una speranza per l’intero quartiere, è la dimostrazione che si può veramente cambiare volto al territorio.
Ancora a Milano padre Eugenio Brambilla, ispirato dall’opera di don Milani, da molti anni è impegnato in un progetto si scolarizzazione in due quartieri di periferia. Giovani, apparentemente senza prospettive, riescono attraverso la scuola popolare “I care” a superare le difficoltà e i pregiudizi della gente.
A Napoli, nel carcere di Nisida, don Fabio De Luca sostiene i minori che devono scontare una pena. Un percorso lungo e difficile ma ripagato dal vedere che alcuni ragazzi riescono a trovare una retta via.
In Etiopia, a Wolisso, l’ospedale gestito dal CUAMM – medici con l’Africa è punto di riferimento per tutta l’Etiopia. Inoltre medici e paramedici raggiungono i villaggi più lontani per portare cure e medicine a coloro che non riescono a raggiungere il presidio sanitario. A Bahir Dar invece, il CVM, Centro Volontari nel Mondo, realizza attività locali per dare opportunità di lavoro alla gente, soprattutto alle donne, motore dell’economia.