La diocesi di Napoli, divisa per la sua estensione in 13 decanati, ha iniziato il suo nuovo cammino operativo nell’ambito della promozione al sostegno economico per la Chiesa cattolica.
Sono stati infatti nominati dall’Arcivescovo, il card. Crescenzio Sepe, i delegati decanali che coadiuveranno l’incaricato diocesano diac. Giovanni Dentice.
In una diocesi così grande, la suddivisione del lavoro tra i delegati decanali e le parrocchie è stata voluta dall’Arcivescovo proprio perché egli ha a cuore le problematiche sollevate dal “sovvenire” in ordine ad una vasta partecipazione del popolo di Dio sia al sostentamento del clero che all’8xmille.
Il percorso di avvicinamento alle relative problematiche è iniziato con un mini-corso di tre serate (8, 15 e 22 febbraio), alle quali sono stati invitati a parlare, tra gli altri, il Vescovo Ausiliare di Napoli, Mons. Antonio Di Donna e lo stesso incaricato diocesano. Per il Servizio C.E.I. è intervenuto il coordinatore della rete Stefano M. Gasseri.
Il Vescovo Di Donna ha assicurato ai nuovi referenti l’appoggio incondizionato alla nuova visione dell’Istituto per il sostentamento del clero che non può e non deve appoggiarsi interamente all’8xmille. Per fare questo è necessaria una vera e propria azione “educativa” a favore sia dei presbiteri e poi, a cascata, dei laici.
Giovanni Dentice, ha quindi provveduto ad illustrare, in termini pratici quali siano i meccanismi che stanno alla base dell’8xmille e delle offerte liberali.
Stefano Gasseri, nella terza serata, ha poi portato con sé l’esperienza che deriva dall’operare in una posizione centrale di tutto il meccanismo, così da poter rispondere in maniera molto accurata alle domande dei partecipanti.
Il percorso non è breve per le dimensioni della diocesi ma, come ha sottolineato Mons. Di Donna, non è più pensabile una Chiesa che non coniughi in sé i termini di comunione, corresponsabilità e partecipazione tra le varie componenti della Chiesa e i vari strati di popolazione nella diocesi e in tutta Italia.
L’indispensabile compito educativo che i responsabili del “sovvenire” hanno verso tutta la Chiesa della diocesi, si preciserà ancora meglio e con più forza man mano che gli stessi responsabili cresceranno in comunione tra di loro e nella scienza di questa nuova materia che stanno ora apprendendo.
Diac. Carlo de Cesare 1° decanato