Archivio Newsletter » Anno 2015 » Home Newsletter Febbraio 2015 » 8xmille » Dalla Colombia Chiediloaloro 2015
“Nel mezzo della Colombia, fuori dalle destinazioni turistiche c'è Ibaguè, città nota soprattutto per essere un punto di passaggio, uno snodo stradale dove prima o poi ogni colombiano passa e tira dritto il più rapidamente possibile". Inizia così il primo giorno in Colombia di Matteo Calabresi, luogo dove si sono girati una parte degli spot Chiediloaloro 2015.
Sulla pagina facebook 8xmille il responsabile del Servizio Promozione della C.E.I. ha raccontato con foto e filmati amatoriali la sua esperienza che continua con queste parole:
“In città la violenza ed il disagio sociale sono estremamente presenti. Nei quartieri più difficili della città la violenza sulle donne, lo spaccio di droga, i rapimenti e il traffico di esseri umani è all'ordine del giorno. Un gruppo di suore, sostenute dai fondi dell'8xmille alla Chiesa cattolica, opera ogni giorno in aiuto delle donne in difficoltà. Siamo qui per passare qualche giorno con loro, per far conoscere meglio le loro attività e le storie delle persone che riescono a salvare. Le suore oblate del Santissimo Redentore (in foto) conoscono bene il quartiere (barrio) e le problematiche di moltissimi degli abitanti. Qui moltissime sono le donne che rimangono incinte attorno ai 14-15 anni, spessissimo violentate e quasi sempre abbandonate dai "compagni", la cui unica attività è di dedicarsi ai furti, allo spaccio (e al consumo) di droga senza alcun senso di famiglia o di responsabilità verso le compagne né tantomeno i figli. A queste donne, il più delle volte appena adolescenti, per poter sfamare i proprio figli in un contesto, come quello del barrio, degradato e con totale assenza di lavoro, non rimane altra soluzione che prostituirsi per pochi dollari.
Sulla pagina facebook 8xmille il responsabile del Servizio Promozione della C.E.I. ha raccontato con foto e filmati amatoriali la sua esperienza che continua con queste parole:
“In città la violenza ed il disagio sociale sono estremamente presenti. Nei quartieri più difficili della città la violenza sulle donne, lo spaccio di droga, i rapimenti e il traffico di esseri umani è all'ordine del giorno. Un gruppo di suore, sostenute dai fondi dell'8xmille alla Chiesa cattolica, opera ogni giorno in aiuto delle donne in difficoltà. Siamo qui per passare qualche giorno con loro, per far conoscere meglio le loro attività e le storie delle persone che riescono a salvare. Le suore oblate del Santissimo Redentore (in foto) conoscono bene il quartiere (barrio) e le problematiche di moltissimi degli abitanti. Qui moltissime sono le donne che rimangono incinte attorno ai 14-15 anni, spessissimo violentate e quasi sempre abbandonate dai "compagni", la cui unica attività è di dedicarsi ai furti, allo spaccio (e al consumo) di droga senza alcun senso di famiglia o di responsabilità verso le compagne né tantomeno i figli. A queste donne, il più delle volte appena adolescenti, per poter sfamare i proprio figli in un contesto, come quello del barrio, degradato e con totale assenza di lavoro, non rimane altra soluzione che prostituirsi per pochi dollari.
“Le suore le ascoltano e le accolgono con amore facendole sentire per la prima volta nella loro vita ‘importanti’, per la prima volta trovano qualcuno che si interessi a loro, dei loro problemi e dei loro sentimenti. Questo ovviamente, seppur estremamente importante per recuperare un po' di dignità come persona, non basta. Allora le suore propongono dei corsi di formazione e un aiuto per farle avviare piccole attività che le consentano di guardare al futuro con rinnovata speranza. Corsi di parrucchiera o di cucito o il dono di una piccola macchina da cucito, consentono di trovare lo spunto per avviare piccole attività in proprio ed uscire dalla strada sostenendosi da sole”.
Nel 2013, la C.E.I. ha donato quasi 200mila euro di fondi 8xmille per sostenere l'attività delle suore. Solo una delle tante attività sostenute nel Paese.
Per gli altri reportage basta collegarsi alla pagina facebook e andare alla prima settimana di febbraio.
Responsabile: Matteo Calabresi - Coordinamento redazionale: Maria Grazia Bambino - E-mail: newsletterincerchio@sovvenire.it
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