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Romasette.it: un‘intervista online per sostenere l‘8xmille

L‘incaricato della diocesi di Roma per il “sovvenire” Pierluigi Proietti ha illustrato alla giornalista Lorena Leonardi, di Romasette, i dati relativi alla "firma" che permette di sostenere migliaia di attività pastorali e circa 37mila sacerdoti.
  
Dal tabernacolo per custodire l’Eucaristia al campetto dell’oratorio, passando per il sostegno ai sacerdoti e il restauro del patrimonio artistico. Il «riscontro» di quello che la Chiesa fa con l’8xmille è «tangibile», spiega Pierluigi Proietti alla giornalista. La diocesi di Roma ha già celebrato, il 28 aprile scorso, la Giornata Nazionale, informando su come sostenere migliaia di attività pastorali, caritative e circa 37mila sacerdoti impegnati in Italia e nel mondo (per conoscere i progetti finanziati e le opere realizzate, basta consultare il sito www.8xmille.it).
 
Le parrocchie romane, intanto, si mettono in rete mediante i loro incaricati in vista dell’appuntamento previsto per il 26 maggio al Pantheon: «È importante perché sul tema la disinformazione regna sovrana. Il nostro lavoro - dichiara Proietti - è anche quello di chiarire che la scelta dell’8xmille non è una tassa, perché la firma è assolutamente gratuita e non toglie nulla al contribuente. Che viene, praticamente, invitato a scegliere a chi devolvere del denaro di cui comunque disporrebbe lo Stato».
 
Se il 55% dei contribuenti non esprime una preferenza, tra coloro che lo fanno il «rumore degli scandali» ha provocato una «enorme risonanza»: in termini di 8xmille si calcola una «percentuale di perdita che si aggira attorno ai tre punti annui: occorre dunque, da una parte, saper comunicare meglio ciò che la Chiesa fa, e, dall’altra, una maggiore trasparenza».
 
Gli ultimi dati disponibili, quelli delle dichiarazioni presentate nel 2009 sui redditi del 2008, raccontano che l’82% dei contribuenti italiani destina alla Chiesa cattolica l’8xmille, e la percentuale cala al 73% nella Capitale.
 
L’appello, dunque, è alla corresponsabilità e alla generosità, a sentirsi davvero parte della grande famiglia che è la Chiesa. «I lavoratori dipendenti, che compilano il modulo 730, hanno tempo fino al 31 maggio per apporre la propria firma - avvisa l’incaricato diocesano -, mentre i liberi professionisti, che pagano le tasse con il modello Unico, potranno farlo entro il 31 luglio; i pensionati, infine, sin da subito possono esprimere la loro preferenza, consegnare il modulo al proprio parroco o recapitarlo in Vicariato» (per ulteriori informazioni: www.sovvenirediocesidiroma.it).
20 maggio 2013
 
 
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 06-NOV-13
 

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