Newsletter In Cerchio - Settembre 2014 - Numero X - Anno XII
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Reggio Calabria-Bova: una lettera ai parroci per promuovere la raccolta delle Offerte deducibili   versione testuale
Alla vigilia della Giornata Nazionale Offerte per il sostentamento dei sacerdoti, l'incaricato diocesano Mario Martino ha preso carta e penna e ha scritto a tutti i parroci. Ecco il testo integrale della lettera.
 
Giornata Nazionale di sensibilizzazione sulle “Offerte per il sostentamento dei sacerdoti”
Ai Rev.mi Parroci
Rev.mi Sacerdoti
Loro Sedi
 
 
Domenica 20 novembre, Festa di Cristo Re, la Chiesa Italiana propone ancora una volta all’attenzione di tutti il problema del sostentamento del clero attraverso la celebrazione della Giornata Nazionale di sensibilizzazione. E’ una Giornata durante la quale tutto il popolo di Dio è invitato a prendere coscienza del problema che è un intreccio tra valori educativi e risorse economiche.
 
Un valido contributo alla riflessione viene dal magistero dei Vescovi che ci riconduce al concetto conciliare di Chiesa-comunione. Per raggiungere questo obiettivo che si basa sulla partecipazione, sulla corresponsabilità e la trasparenza occorre che le nostre comunità diventino “Comunità educanti ed educate”.

Le libere Offerte per il sostentamento del clero, aldilà della loro valenza economica, sono uno strumento per la realizzazione di questo progetto, ci educano all’apertura agli altri permettendoci di liberarci del nostro orizzonte ristretto e parrocchialista (pensare al nostro prete pensando a tutto il clero italiano ovunque esercita il suo ministero: dalla parrocchia di Linosa a quella di fondo valle dell’Alto Adige); rendono la Chiesa libera da vincoli e condizionamenti.
 
Partecipazione significa anche diritto-dovere di corresponsabilità secondo la propria condizione ed i propri compiti ed entrambe si esercitano a tutto campo investendo anche la realtà economica della Chiesa. Esse devono tradursi in gesti concreti mettendo a disposizione della comunità la propria persona ed anche i propri beni materiali per permettere alla Chiesa di disporre di quanto necessita per il culto divino,l’apostolato e le opere di carità e per il giusto sostentamento dei ministri.
 
Questa partecipazione costituisce si un obbligo per i fedeli derivante dal can.222, ma è anche il segno della partecipazione corresponsabile dei fedeli che con il loro donare riattualizzano le prime comunità cristiane quando “Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti,secondo il bisogno di ciascuno” (Atti 2,44-45).
 
L’offerta dei propri beni è per il battezzato (non solo laico,ma anche ordinato) il modo personale di partecipare al sacramento dell’Eucaristia e si deve recuperare tale vero significato dell’offerta. Rilanciare le Offerte per il sostentamento del clero significa educare all’offerta ed alla Chiesa – comunione; significa promuovere l’autentica partecipazione ecclesiale; significa accettare la sfida di Giovanni Paolo II: ”fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione”.
 
Diversamente dalla firma dell’8xmille che non costa nulla al sottoscrittore, l’Offerta per il sostentamento ha un costo effettivo che valorizza il senso di appartenenza alla comunità e realizza o forse meglio concretizza la comunione, la partecipazione e la corresponsabilità.
 
E’ necessaria una formazione continua a tutti i livelli: formazione dei presbiteri che devono aiutare la formazione di un laicato adulto e maturo ad assumersi le responsabilità cui è chiamato anche in termini di partecipazione. Occorre operare una svolta pastorale per il rilancio delle Offerte deducibili partendo dalle basi sopraindicate per esaltare il significato di un’appartenenza e di una corresponsabile partecipazione.
 
Quanto sopra vuole essere un contributo parziale alla riflessione sulla giornata che potrebbe essere arricchito da moltissime ulteriori importanti motivazioni a suffragio dell’importanza non solo economica delle libere Offerte per il sostentamento economico del clero.
 
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici delle libere Offerte, Le ricordo che esse vanno fatte all’Istituto Centrale Sostentamento Clero (ICSC) attraverso i canali che troverà stampati nei dépliants del Kit che a parte Le è stato inviato; le stesse sono deducibili riportandole, all’atto della compilazione del 730 o del modello Unico,tra gli oneri deducibili.
 
Le libere Offerte per il sostentamento del clero rappresentano ancora oggi una minima parte del fabbisogno che attualmente è in gran parte coperto impropriamente dai fondi dell’8xmille.
 
Oltre alla riflessione ed alla formazione sono necessari atti concreti, mi permetto di chiedere due gesti:
  • ogni parroco si impegni, anche attraverso il referente parrocchiale, a trovare almeno10 offerenti della propria parrocchia (ovviamente l’importo dell’Offerta è libera):
  • ogni sacerdote esprima un gesto di comunione nei confronti di tutti i confratelli italiani donando all’ICSC almeno l’obolo ricevuto per l’applicazione di una Santa Messa
La ringrazio per l’attenzione accordatami e per quanto farà in concreto perché la sua comunità dia un valido contributo al sostentamento dei 35000 sacerdoti che sono in Italia.
 
La Madonna della Consolazione La accompagni e la protegga nella sua faticosa missione di pastore.
Un fraterno saluto in Cristo.
 
 
Reggio Calabria, 19 novembre 2016
Mario Martino
Incaricato di Reggio Calabria-Bova
 
 
 
 
 
 
 
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