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"Militi ignoti" il nuovo libro di don Vincenzo Rini. Diciassette ritratti di sacerdoti cremonesi degni di essere ricordati
“Questo libro raggiungerà il suo scopo se riuscirà a mettere nel cuore dei lettori sentimenti di gratitudine nei confronti dei loro preti, soprattutto dei più umili, semplici e poveri”, dichiara l’autore Mons. Vincenzo Rini presidente dell’agenzia Sir e direttore de La Vita Cattolica di Cremona. Si tratta del suo nuovo libro “Militi ignoti” che raccoglie diciassette profili di sacerdoti cremonesi incontrati dal prete giornalista durante la sua vita e che hanno lasciato un segno indelebile nella sua esistenza e nella sua vocazione presbiterale.
“Si tratta di diciassette incontri avvenuti nella mia vita sacerdotale con altrettanti preti che hanno tutti una caratteristica: non sono mai entrati nella cronaca del loro tempo e non sono quindi segnati nella storia ufficiale della Chiesa cremonese. Scomparsi per lo più dalla memoria, tranne che, forse, di alcuni parrocchiani amici e dei loro parenti. Preti che non hanno fatto rumore con le loro iniziative, ma che hanno segnato la vita della Chiesa in fedeltà e umiltà. E, spesso, in povertà”.
Le diciassette figure sacerdotali ricordate in questo libro sono entrate nella vita di Mons Rini, ognuna in maniera differente: “alcuni hanno lasciato un segno grande nella mia esistenza e nella mia vocazione sacerdotale; altri sono stati compagni di viaggio per brevi momenti, alcuni semplicemente li ho conosciuti in un fugace incontro – più intravisti che conosciuti – ma il loro ricordo è rimasto indelebile nella mia memoria e anche nel mio affetto”.
Dichiara ancora l’autore: “che cosa mi aspetto dalla pubblicazione di questo libro? Una cosa sola: che i fedeli cristiani possano scoprire il valore grande della presenza del sacerdote in tutte le parrocchie, la sua importanza insostituibile nella vita dei giovani, degli adulti, degli anziani, delle famiglie. Il prete parroco – cioè “vicino di casa” – è colui che, nella sua umiltà, nella sua a volte apparente insignificanza, porta avanti la missione di Cristo; tiene viva la Chiesa, educa alla fede intere generazioni di fedeli. Certo, ognuno di questi preti ha i suoi limiti, i suoi difetti; ma non è anzitutto questo che si deve ricordare di loro. Da tenere a mente con gratitudine sono, invece, la loro fedeltà, il loro servizio, la loro umiltà.
Sono preti che vengono dimenticati – a volte anche dai superiori – magari in parrocchiette dove potrebbero subire la tentazione di sentirsi inutili o inutilizzati. ‘Militi ignoti’, che nessuno più ricorda, ma che stanno costantemente nella memoria del Signore che hanno testimoniato a volte nell’oscurità. La “memoria” di Dio è più sicura e più salda di quella degli uomini, anche degli uomini di Chiesa. Per questo, Lui, che in ogni momento della storia ‘ha innalzato gli umili’ (Luca 1,52), non li dimentica. Militi ignoti per noi, non certo per Dio.
“Militi ignoti” è pubblicato per i tipi della NEC - Nuova Editrice Cremonese.
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