I lavori sono stai aperti dal Vescovo delegato Lombardia Mons. Giuseppe Merisi (in foto con il prof. Marano), che ha ringraziato gli oltre 120 giornalisti presenti, (altri 80 erano in lista di attesa e non hanno potuto prendervi parte) invitandoli a essere testimoni delle verità e dell’etica.
La prima relazione, svolta da don Bassiano Uggè già sottosegretario della C.E.I., ha trattato il tema Il percorso e le ragioni di una riforma tracciando un excursus storico dei vari passaggi che hanno portato al nuovo concordato e alla riforma economica tra Stato e Chiesa cattolica. Ha proseguito don Massimo Pavanello, giornalista ed incaricato del “sovvenire” della diocesi di Milano, su Comunicare nell'era digitale: linguaggi brevi per condividere i valori dell'etica e della trasparenza che ha sottolineato ed invitato i giornalisti a fare uno sforzo nella riceva della notizia, non fine a se stessa, ma fondata su basi autentiche, come sono autentici gli spot dell’8xmille.
La seconda parte della mattinata ha avuto come relatore il prof. Venerando Marano, coordinatore dell’Osservatorio giuridico della C.E.I., che ha affrontato Il sistema di finanziamento delle confessioni religiose in Italia. Partendo dalla legge 222/85, che ha segnato un cambiamento epocale tra Stato e Chiesa in Italia (a tal punto che è stata usata come modello in molti altri Stati), Marano ha spiegato le ragioni di un tale cammino. Un cammino laico, che non vuol dire esseri indifferenti ma, al contrario, salvaguardare la libertà religiosa, di apprezzamento di chi opera, e non una laicità di esclusione. Infatti la Chiesa cattolica svolge un forte richiamo culturale, etico e di fede, ed è fatta di uomini reali che necessitano, per svolgere il proprio servizio e la propria azione, di strumenti, così come le altre confessioni. Il prof. Marano ha proseguito spiegando, inoltre, i complessi meccanismi che regolano o controllano l’utilizzo delle risorse provenienti dall’8xmille, il loro impiego e il valore per i cittadini di un tale strumento.
Al termine un vivace e alquanto costruttivo dibattito con interventi e domante, ha dimostrato l’interesse e l’apprezzamento di tutta la platea.