Archiviato il 2015 con un segno negativo, purtroppo anche il 2016 si apre con una indicazione non del tutto positiva: nei primi due mesi dell’anno sono in discesa sia il numero di Offerte, sia il valore complessivo raccolto, e chi dona lo fa con meno generosità rispetto al passato. Comunque siamo solo all’inizio e invertire la rotta è ancora possibile.
Partenza in sordina: flessione delle Offerte e meno soldi raccolti
Nei primi due mesi del 2016 sono pervenute all’Istituto Centrale Sostentamento Clero bollettini postali per un importo complessivo di 533mila 819 euro. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente segnala un calo di oltre 70mila euro, pari al 11,7%. Ciò è frutto di 950 donazioni in meno rispetto ai primi 2 mesi del 2015, una flessione del 9,8%.
Per la prima volta da oltre 2 anni, si evidenzia anche un indebolimento di generosità
Questo inizio 2016 è caratterizzato infatti da una generosità più contenuta rispetto agli anni passati. Ogni persona, ha donato mediamente 1 euro in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, offrendo in media 61,32 euro (contro i 62,61 del 2015, -2,1%).
I dati, dunque, confermano la necessità di aiutare economicamente il clero in modo ancor più rilevante che in passato e allora perché non iniziare proprio a Pasqua? Anzi, poiché il sacerdozio ministeriale è stato istituito da Gesù proprio il giovedì santo durante l’ultima cena, questo gesto semplice, ma efficace, può diventare un ulteriore messaggio per testimoniare la nostra vicinanza e il nostro affetto a chi ogni giorno spezza per noi il Pane della Vita eterna.