Newsletter In Cerchio - Settembre 2014 - Numero X - Anno XII
 Anno 2015 » Homepage Newsletter Giugno 2016 » Formazione » Ferruccio De Bortoli: i sacerdoti eroi poco riconosciuti 
Ferruccio De Bortoli: i sacerdoti eroi poco riconosciuti   versione testuale
Lo scorso 6 giugno, a Milano, in occasione della presentazione del libro “Credenti inquieti” del presidente dell’Azione Cattolica (AC) Matteo Truffelli, Ferruccio De Bortoli, Presidente della Casa Editrice Longanesi (già direttore del Corriere della Sera e del Sole 24ore), ha espresso un messaggio di limpida chiarezza sui sacerdoti, sulla loro azione così preziosa e a volte supplente nei confronti dello Stato.
«Un’ultima annotazione. Le parrocchie sono isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza, dice Francesco. Il compito di evitarne l’isolamento spetta anche all’AC che è il collante storico fra la Chiesa e la società. Parliamo molto dei sacerdoti che sbagliano, e non sono pochi. Parliamo poco dei tantissimi che non solo fanno il bene, ma si accollano in numerosi luoghi di frontiera del nostro Paese di oneri e responsabilità che prima spettavano a rappresentanti dello Stato oggi in ritirata.

Sono eroi, poco riconosciuti, di una frontiera invisibile che taglia in diverse parti l’Italia. Noi tutti, cattolici inquieti o smarriti, abbiamo il dovere di dimostrare la straordinaria profondità del tessuto di bene di cui beneficia la collettività.

La dottrina sociale della Chiesa è un ancoraggio prezioso per ragionare sull’estensione delle disuguaglianze, sulle nuove povertà, non solo materiali. Il concetto, assai di moda oggi, di bene comune (che poi è la sharing economy) fa parte della migliore tradizione da una Chiesa che si apre e accoglie e combatte l’onda crescente di nazionalismi e populismi. Quando si parla di micro-credito, per esempio, non dovremmo dimenticarci che tutto nasce nell’Italia medievale con le misericordie e che il concetto anglosassone di charity è una derivazione di un concetto cristiano di carità, cioè il profondo rispetto del prossimo, senza alcun calcolo fiscale. E lo stesso potremmo dire del cosiddetto give back, che è la traduzione del senso cristiano della riconoscenza e della responsabilità verso la comunità nella quale si vive.

Insomma, in conclusione sono molti i compiti attuali dell’AC, nella sua rinnovata veste. Perché non è solo una testimonianza evangelica d’amore nei confronti degli altri, ma è anche un presidio insostituibile di cittadinanza.»

Il testo integrale dell'intervento di De Bortoli è presente sul portale dell’AC.
 
 
Responsabile: Matteo Calabresi - Coordinamento redazionale: Maria Grazia Bambino - E-mail: newsletterincerchio@sovvenire.it
Servizio Promozione della CEI © Copyright 2014 In Cerchio